Editoria italiana in cifre, settembre 2020

Il mercato del libro chiude in area positiva rispetto l’anno precedente!

Cresce il numero delle case editrici attive, rimane stabile il numero di titoli pubblicati

Secondo i dati presentati da AIE-Associazione Italiana Editori nell’ambito della Buchmesse di Francoforte 2020, dopo le difficoltà legate al confinamento, l’editoria italiana ha registrato un nuovo incremento, passando dal -11% al -7% nel periodo da luglio a settembre 2020. In ripresa anche i canali di vendita, librerie e grande distribuzione organizzata, mentre gli editori hanno ripreso a produrre libri, con un vero boom di ebook (+13% rispetto all’anno precedente).

Nel 2019 il mercato del libro aveva avuto un andamento molto positivo, con un fatturato di 3.037 miliardi di euro (+ 2,8% rispetto all’anno precedente), confermandosi come prima industria culturale del Paese. In particolare, si era assistito a una crescita della vendita dei diritti di edizione all’estero con 8.569 titoli venduti (+ 8,7% rispetto a un + 3,1% nell’acquisto di titoli stranieri). In un’ottica di lungo termine, negli ultimi 16 anni la vendita di diritti ha avuto un tasso medio di crescita molto superiore (+23,5%) rispetto a quello degli acquisti (+4,9%). Oltre il 64% della vendita dei diritti di edizione all’estero è rappresentato dall’editoria per bambini e ragazzi e, più recentemente, dalla narrativa.

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La percentuale di chi si dichiara lettore è in crescita ma diminuisce il tempo dedicato alla lettura.

Risultati positivi sono stati registrati anche per il numero di imprese attive (+0,1%), ma con un lieve arretramento nel numero di titoli pubblicati (-0,8%), mentre il numero dei titoli commercialmente vivi (+0,5%) ha raggiunto 1,2 milioni. Un valore, quest’ultimo, in progressivo aumento (era pari a 360mila nel 2000) e che esprime la potenzialità di avere un buon catalogo – essenza stessa del lavoro dell’editore – da valorizzare al meglio negli store on-line. La percentuale di chi si dichiara lettore nella popolazione 15-74 anni («lettore nel complesso»: libri, e-book, ascolto di audiolibri), risulta in crescita (65% rispetto al 62% del 2018), ma diminuisce, in media, il tempo che le viene dedicato, soprattutto dalle fasce più giovani della popolazione.

Questi sono alcuni degli elementi evidenziati nel Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2020, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), che tra luci e ombre fotografa l’evoluzione di un settore che si sta avvicinando progressivamente ai valori registrati prima della crisi iniziata nel 2010-2011.

Per saperne di più sull’argomento potete guardare la Presentazione in slide e andare a questa pagina mentre per avere notizie sempre nuove e fresche sul mondo dell’editoria Italiana e non solo, vi consiglio di tenere sotto controllo il sito AIE

Grazie dell’attenzione, Paul D. Dramelay